Domenica 25 Febbraio, su tutta l’italia è arrivato impetuoso il Burian ( il vento freddo di N-NE) e secondo i telegiornali doveva essere una giornata fredda e tempestosa. Ma la voglia di fare una bella ciaspolata e andare a trovare i nostri amici Cecilia e Lorenzo del Rifugio Miryam (2050m) era troppo forte per restare bloccati in casa.
Sabato pomeriggio abbiamo guardato la meteo, controllando su più fonti e le condizioni sembravano idonee per il tipo di uscita e il percorso che volevamo fare. Chiamiamo un paio di nostri amici per condividere con noi la ciaspolata e contattiamo il rifugio per prenotare il pranzo. Al mattino presto Cecilia con un sms ci conferma le condizioni meteo viste il giorno prima… si parte. Recuperiamo i nostri amici David e Monica che arrivano da Milano e proseguiamo verso la meta. In Val Formazza troviamo una leggera nevicata ma non ci fermiamo e procediamo in direzione Canza dove partiremo con le ciaspole. Da li un sentiero non troppo impegnativo ci porterà all’ingresso dell’Alpe Vannino e al rifugio Miryam.
La ciaspolata
Ci mettiamo in marcia, accompagnati sempre da una leggere nevicata che man mano, salendo di quota, sarà sostituita dalla nebbia.
Il cielo grigio, le nuvole basse, l’aria pulita e pungente, gli alberi innevati rendono la ciaspolata nel bosco e il panorama circostante quasi fiabesco e molto rilassante. Un vero tocca sana per lasciarsi alle spalle la settimana lavorativa e lo stress cittadino.
Rifugio Miryam
La salita procede tranquilla e dopo circa un paio d’ore di cammino, arriviamo al Rifugio senza aver patito particolarmente il freddo del Burian.
Entriamo e siamo subito accolti con affetto da Lorenzo e Cecilia. L’ultima volta che ci siamo visti è stato in autunno durante il nostro soggiorno al rifugio CAI dell’Alpe Veglia (Autunno in Veglia) sempre con David e Monica.
E dopo la camminata finalmente possiamo iniziare la parte più piacevole della sfacchinata!il pranzo e al Rifugio Miryam si mangia sempre bene. Ci siamo abbuffati con cappellacci al burro, zuppa di lenticchie, polenta e salsiccia il tutto annaffiato con Birra Balabiot, un birrificio locale di Domodossala che prepare ottima birre. Insomma un pranzo non proprio da veri sportivi, ma si sa in montagna il gusto ci guadagna!!
Ovviamente non potevamo non prendere anche una bella fetta di torta ottimamente preparata da Cecilia.
Nel frattempo, mentre mangiavamo e chiacchieravamo in compagnia, la nebbia piano piano si è sciolta lasciando entrare il sole e un cielo sempre più blu, regalandoci cosi una vista stupenda dell’alpe Vannino sommerso dalla neve.
E’ arrivato il momento di riprendere le ciaspole e incamminarci sul sentiero che ci riporterà a Canza. Finalmente siamo riusciti a vedere l’Alpe Vannino in inverno. Da qualche anno e’ sempre una nostra meta fissa nel periodo estivo (Agosto/Settembre) quando il mare è ancora troppo affollato ( Formaggio in Val Vannino) ma ora sappiamo che è stupendo anche con la neve. Da rifare!!