Dal diario di bordo, data 06 Gennaio 2022
Per il giorno della Befana del 2022 ci regaliamo una bella uscita in montagna a pochi kilometri da Milano. Dopo aver cercato in rete possibili mete, la scelta ricade sulla Val Seriana e sulle Baite di Moschel a 1296 metri. Il percorso ci sembra semplice e ideale per noi, visto ahimè il nostro poco allenamento di questo periodo. Ci prepariamo due toast, termos di the caldo e si parte. E’ una bella giornata, il cielo è quasi sereno e la temperatura nemmeno troppo fredda per essere Gennaio.
Si parte per le Baite di Moschel
Usciti a Bergamo, prendiamo e seguiamo la strada che porta in Val Seriana, dobbiamo arrivare fino a Valzurio un piccolo paesino di montagna. Una volta arrivate a Oltresenda Alta, fate attenzione perchè la strada per Valzurio si stringe. Quindi se incrociate qualche macchina potete avere qualche difficoltà. Arrivati a destinazione, abbiamo lasciato la macchina nel parcheggio davanti alla chiesetta all’ingresso del paese e proseguito a piedi fino alla località Spinelli dove si trova un ampio parcheggio. Da questo punto si può salire alle baite o tramite il sentiero 340 oppure con la mulattiera. Se volete e la strada è pulita, si può arrivare in località Spinelli anche in auto, lasciandola poi nel parcheggio prima di iniziare la salita alle Baite.
Abbiamo scelto di salire con il sentiero, che si snoda nella Valzuria all’interno di un bel bosco costeggiando il torrente Ogna. Il percorso è sempre in leggera salita fino a raggiungere un bivio, segnalato da un cartello di legno indicando a sinistra Baite di Moschel e Buco del Freddo (non promette bene) mentre andando a destra si raggiunge il Rifugio Olmo ai piedi della Presolana. Giriamo a sinistra e dopo aver attraversato un ponticello in legno, inizia la parte più impegnativa. Un sentiero a tornanti un po stretto ma nulla di difficile e sopratutto di breve durata.
Superata questa parte, il sentiero si ricollega con la mulattiera e torna ad essere leggermente in salita. Dopo pochi minuti si arriva alle bellissime Baite Moschel. Il panorama è fantastico, dominato dalla Presonala sullo sfondo e da alcune cime della Bergamasca: Monte Ferrante, Timogno e cima Avert.
Anche se da qui è possibile fare altri sentieri, scegliamo di fermarci qua a mangiarci il nostro panino e berci il the caldo, ammirando il panorama e sopratutto il silenzio delle montagne. Che pace!
Per il rientro scegliamo di seguire la mulattiera, che porta in circa un’ora al parcheggio che abbiamo trovato alla partenza del sentiero, facendo cosi un bel percorso ad anello. La discesa è agevole, sempre nel bosco ma rispetto all’andata è più aperta al Sole che in inverno è piacevole sentire.
Che cos’è il Buco del Freddo.
Il buco del freddo o anche detto “Seltier di Rui” e’ un antico manufatto utilizzato come locale di conservazione dei prodotti lattiero-caseari provenienti dall’alpeggio e sfruttava come sorgente del freddo le correnti di aria si originano tra i massi di una paleofrana e che a contatto con il suolo gelido (inverno) si raffreddano. Un frigorifero naturale a zero impatto ambientale.
Per concludere
E’ una bella e facile passeggiata adatta un po a tutti anche ai più piccoli, il panorama merita. Se ci torneremo, proveremo ad andare oltre, alle marmitte dei giganti oppure salire verso il rifugio.