I giorni passano troppo velocemente e ormai siamo quasi alla fine del nostro viaggio. Dirigiamo quindi la prua di Calma verso Nord e iniziamo l’ultima parte del giro.
Kalamos e il porto fantasma
Partiamo da Cefalonia, appena a sud di Fiscardo dove abbiamo passato la notte (fare il link al precedente post) dal rientro da Zante. Destinazione l’isola di Kalamos l’isola più a Est dell’intero arcipelago, dove arriviamo a pomeriggio inoltrato.Scegliamo di passare la notte nella piccola baia di Kefali appena sopra il piccolo porticciolo di Porto Leone, che visiteremo la mattina seguente.
Di Porto Leone è rimasto ben poco, tutto quanto è stato distrutto da un violento terremoto nel 1958. Rimane in piedi, e stanno ancora sistemando, una chiesetta ortodossa e una tavernetta. Camminare tra le macerie e i resti di frantoi rende il posto surreale e magico allo stesso tempo. L’isola di Kalamos è praticamente poco abitata, ci sono solo tre piccoli porticcioli: Porto Leone, Limenisku sulla costa orientale e infine Episkopi sulla parte occidentale dell’isola.
Prima di dirigerci verso Meganisi facciamo una puntata a Kastos, ancora meno abitata di Kalamos. Entrambe le isole sono molto particolari, adatte soprattutto a chi cerca natura e tranquillità.
Nei tentacoli di Meganisi
Rimangono ormai pochi giorni al rientro a Lefkas e decidiamo di passarli nel nord di Meganisi. L’isola è piena di baie piccole e profonde che si distendono, come tanti tentacoli, in un mare di mille colori. Passiamo tre notti in quest’isola di cui due nella stessa piccola baia Elia e l’altra a Porto Atene, entrambe ad est.
Visitiamo il porto di Vathi che insieme a Katomeri sono i principali abitati dell’isola. Questo pittoresco villaggio si estende per tutta la lunghezza del porto che risulta essere piccolo e tranquillo, ricco di baretti e di ristorantini. Ci fermiamo a bere qualcosa, una Nescafe Frappe per me e un frullato di frutta per Ste. Non poteva mancare qualche buon biscotto artigianale.
Riprendiamo Calma che abbiamo lasciato all’ancora appena fuori dal porto e ci dirigiamo verso la rada di Porto Atene dove letteralmente ci infiliamo in uno spazio libero tra decine e decine di barche all’ancora con cime a terra.
Uno spettacolo bellissimo, sembra di far parte di una tribù…anche se la magia di una notte in solitaria é impagabile!!